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Nella scuola come nei centri di avviamento allo sport,
sia l'insegnante che l'allenatore dovrebbero pianificare le procedure
didattiche, educative e sportive seguendo criteri e parametri di riferimento
precisi, perché l'improvvisazione porterebbe a una irrazionale
distribuzione del carico didattico.
La programmazione dovrà tenere conto di sette momenti attuativi,
che non vanno visti come processi separati, ma come un processo dinamico,
in cui il prima condiziona il dopo. Si dovrà elaborare un piano
particolareggiato che consideri il livello psicomotorio di partenza dei
propri alunni, o atleti (analisi
della situazione); bisognerà definire
gli obiettivi e considerare i mezzi
(organizzazione e scelta delle attività)
e i metodi per raggiungerli; si
dovranno scegliere e organizzare i materiali
per la realizzazione delle attività,
e tener conto di una serie di fattori, anche imprevedibili, che potrebbero
ostacolare o impedire l'attuazione del programma, per questo si dovrà
adottare un atteggiamento flessibile finalizzato all'apporto di correttivi;
in ultimo ci saranno dei momenti valutativi,
per accertare quali e quanti degli obiettivi siano stati raggiunti.
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