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Motivazioni primarie e motivazioni secondarie

Le motivazioni allo sport si possono dividere in due gruppi:
· motivazioni primarie, che si attengono principalmente all'ambito biopsichico, cognitivo, aemotivo, e sono rappresentate dal gioco e dall'agonismo e variano nel soggetto in funzione adella personalità e dell'età. Infatti sia l'attività sportiva infantile che quella preadolescenziale asarà caratterizzata da ampie opportunità di gioco a scapito dell'agonismo, che in queste fasi adella crescita risulta meno importante. In età adolescenziale invece le componenti di gioco asono meno richieste, in quanto è prevalente nel giovane la spinta a misurarsi e a aconfrontarsi, e l'elemento agonistico presente nello sport diventa un fattore decisamente aimportante;
· motivazioni secondarie, che si riferiscono alle sfere di tipo psico-sociale (interpersonale), aculturale, socioeconomico, e che svolgono un ruolo importante e differenziato nell'affiliazione asportiva, e sono così suddivise:
aaaaa· motivazione al successo, identificata come spinta all'autorealizzazione e come bisogno aaaaa idi affermazione personale e sociale;
aaaaa· motivazione all'affiliazione, che si manifesta con il bisogno, sentito da ogni individuo aaaaa isoprattutto nell'adolescenza, pur con una forte esigenza all'individualizzazione del sé, aaaaaiidi associarsi ad un gruppo alla continua ricerca di approvazione sociale;
aaaaa· motivazione estetica che è presente prevalentemente nelle personalità in cui hanno aaaaaaparticolare rilevanza i valori estetici;
aaaaa· motivazioni compensative che sono alimentate da bisogni psicologici che traggono le aaaaaaloro sollecitazioni da conflitti interiori, come forme di disagio emotivo, di disadattamento aaaaa isociale, ecc. in questi casi la pratica di uno sport può diventare un mezzo per aaaaa aaaaaacompensare sentimenti di inferiorità, per esprimere desideri di potenza, o per aaaaaaassimilarsi ai modelli offerti dai mass-media.