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Situazioni di distensione
Mobilizzazioni segmentali

Il bambino dialoga con se stesso e gioca da solo, può identificarsi in un leprotto che si diverte nei prati rotolando e saltando.

"Adesso siamo dei leprotti che giocano e si divertono nei prati verdi, rotolando e saltando. Ecco che ad un certo punto, ad interrompere il gioco dei leprotti, è la presenza di un vecchio orso, brutto e grosso, che sempre ma invano aveva cercato di mangiarsi i leprottini; ma quel giorno l'orso cattivo più che mai, era andato vicino alla cattura. I leprotti riuscirono a fuggire ma durante la fuga caddero e incespicarono numerose volte. Arrivarono nella loro casetta, e non volendo raccontare l'accaduto alla loro mamma per non farla preoccupare, si misero a letto senza fare alcun rumore e controllarono che le loro zampine non avessero alcunché di grave"

Distendersi in decubito supino senza fare rumore.

In posizione seduta, gambe tese, le mani posate sulle ginocchia: stringere le mani, allentare le mani (guardare). Distendersi in decubito supino: stringere le mani, allentare le mani (sentire).

In posizione seduta, gambe tese: stringere i piedi uno contro l'altro, allentare..(guardare. In decubito supino: lo stesso esercizio (sentire).

"Adesso ogni leprotto deve dire quel che vede e quel che sente, agli altri leprotti, a proposito dei danni ricevuti alle proprie zampette durante la fuga (le dita che si distendono, i piedi che si scostano)".
In posizione seduta, a gambe incrociate: fare delle smorfie e constatare: "è brutto fa male...". Poi sorridere e constatare, "è bello, è piacevole".
Gli stessi esercizi in decubito supino.

Decubito supino:
Con gli occhi chiusi (interiorizzazione delle sensazioni), riprendere le situazioni precedenti di distensione a partire dai contrasti: stringere-allentare le mani, i piedi, gli occhi...